Il Mobilier national, in collaborazione con il consorzio Cité de la Céramique Sèvres & Limoges, esplora il tema “Parigi-Milano: il mobile mobile” con una panoramica rappresentativa delle giovani leve del design e del savoir-faire francese.
A partire dalla natura intrinsecamente mobile di ogni arredo, la collezione rievoca l’epoca in cui gli uomini si spostavano non soltanto con i loro bagagli ma insieme ai loro mobili e decori preferiti.
I migliori designer e artigiani francesi illustrano la creatività contemporanea saldamente radicata in una secolare tradizione di savoir faire artigianale. Lo spirito della storica tratta Parigi-Milano prende vita richiamando l’atmosfera senza tempo dei treni a lunga percorrenza, simboli di eleganza e innovazione in cui il “mobile mobile”, trasformista e versatile, ha avuto un ruolo centrale.
Sgabello e scrittoio, Éric Benqué. La collezione Traits d’union è il risultato di un’esperienza dominata da una semplice regola: abbinare il legno a un altro materiale e, basandosi sulle qualità intrinseche di ciascun materiale impiegato, realizzare dei mobili. Con un solo vincolo: ogni mobile realizzato deve essere perfettamente compostabile, ovvero -una volta terminata la sua funzione- deve poter essere interrato senza turbare l’ecosistema con cui interagisce.
La Dérobade, paravento multiuso, Jeanne Hébert de Beauvoir, école Boulle. Arredo mobile, modulare e trasportabile, progettato per soddisfare tutte le esigenze degli attori durante i loro spettacoli. La designer ha immaginato uno schermo leggero e versatile che integra una seduta, una cassettiera, una toletta e un attaccapanni. Comodo per i preparativi, può essere utilizzato anche come fondale: è un arredo trasformista ideale per spettacoli itineranti. Aperto si dispiega in forme sinuose che ricordano un paesaggio, con cerniere a vista ripensate sia in chiave funzionale che estetica.
Curry Mango, Hall Haus, sedia pieghevole. Da un lato la super popolare poltrona pieghevole Quechua, e dall’altro l’esclusiva e lussuosa “Wassily” di Marcel Breuer, sovrapposte in un’elegante silhouette in legno e pelle che integra anche un pratico sistema per ripiegarla. Il prototipo di questa nuova sedia, basato su principi di creazione artistica e industriale ad impatto ridotto, rappresenta la volontà di collegare mondi lontani tra loro aprendo nuove prospettive di design.
OZ, Compagno di Viaggio, Lisa Riou, école Bleue. In questo progetto l’obiettivo è interpretare il viaggio come un’esperienza personale in cui gli oggetti sono veri compagni: nomadi, mobili e versatili essi contengono allusioni ad antichi itinerari e a fonti luminose come la torcia, il candeliere e la lanterna. OZ accosta il vetro al cuoio, in un’interpretazione indipendente, avventurosa e libera che si ispira alla sfera armillare, strumento di navigazione composto da un globo centrale circondato da forme ellittiche. OZ è una sfera di vetro sospesa in una complessa e sinuosa impugnatura in pelle. Un oggetto versatile e polivalente che si adatta a momenti diversi di ogni viaggio.