ALLA SCOPERTA DELLO STILE WABI SABI! ECCO LE CINQUE REGOLE D’ORO DA SEGUIRE PER REPLICARLO NEL PROPRIO APPARTAMENTO
Nato dalla filosofia giapponese e buddista, il Wabi Sabi celebra la bellezza dell’imperfetto, dell’incompiuto e dell’autentico. In arredamento, questo concetto si traduce in un’estetica che privilegia materiali naturali, texture grezze e oggetti che mostrano i segni del tempo.
1. Il valore dell’imperfezione
Lontano dalla perfezione asettica, lo stile Wabi Sabi ama tutto ciò che è “vissuto”. Dalla filosofia secondo cui “nulla dura, nulla è finito, nulla è perfetto”, le case Wabi Sabi valorizzano le asimmetrie e il piacere della semplicità.
Inoltre, l’arredamento Wabi Sabi è una scelta consapevole, volta a creare ambienti che esprimano serenità e introspezione. Ogni elemento è scelto per il suo significato e per il valore che aggiunge allo spazio, e non semplicemente per riempire o decorare. Ne consegue come vengano preferiti oggetti con piccole scheggiature, mobili invecchiati o tessuti con trame irregolari, poiché raccontano una storia e trasmettono autenticità.
2. Materiali naturali
Caratterizzato dal rifiuto delle artificiosità, il Wabi Sabi si fonda sull’uso di materiali naturali come legno grezzo, pietra, lino, argilla e ceramica. Questi elementi richiamano infatti un’estetica semplice e autentica, che accoglie la bellezza delle superfici irregolari con le loro piccole imperfezioni. Del resto, i nodi del legno le venature della pietra rendono questi materiali unici e irripetibili.
3. I colori della natura
Anche nella scelta della palette cromatica il Wabi Sabi si ispira alla natura. Tipiche sono le sfumature del grigio, beige, bianco sporco e verde muschio. Non solo naturali: questi toni rilassanti creano ambienti armoniosi e favoriscono un senso di pace diffuso, lontano dal caos cittadino. L’uso di colori tenui aiuta inoltre a mettere in risalto texture e dettagli dei materiali.
4. Minimalismo decorativo
Nel Wabi Sabi, il vuoto ha la sua bellezza. Lontano dalla concezione occidentale consumistica che tende a riempire gli spazi poveri, questo stile predilige la calma mentale, sgombrando gli spazi al fine di liberare la mente.
Evita così il superfluo e si concentra sull’essenziale, in modo che ogni elemento possa avere il proprio significato. La semplicità si riversa anche nelle linee e nelle forme degli oggetti, oltre che nella loro disposizione, al fine di trasmettere un senso di calma e minimalismo e favorire l’introspezione.
5. I segni del tempo in casa
Tra i (pochi) decori distintivi di questo stile si annoverano gli oggetti fatti a mano e vintage. Entrambi conservano infatti la storia del proprio creatore, e sono unici nel loro essere artigianali.
Sì dunque a vasi in ceramica, tessuti fatti a mano o piccoli accessori in legno naturale, perfetti per trasmettere una sensazione di calore e unicità.
Infine, il Wabi Sabi invita a portare la natura dentro casa, ideale per infondere benessere e pace. Piante verdi, fiori secchi, rami spogli e piccole composizioni di pietre o sabbia sono dunque tra le decorazioni più tipiche. Questi elementi aggiungono vitalità e ci ricordano il legame con il mondo naturale, creando un ambiente che riflette il ciclo naturale di vita e la transitorietà del tempo. Anche la scelta green ricade sulla semplicità, preferendo piante fini come il bonsai e i kokedama a composizioni floreali stravaganti.