A Derby, la casa di White Rabbit Interiors mostra tutta la passione della proprietaria per l’estetica massimalista del more is more. L’arredamento è vivace, gioioso e dalle mille sfumature, capace di stupire per la sua personalità.
Charme massimalista e arredamento vintage
Un viaggio nei colori che comincia dall’ingresso: la casa di Sarah Reynolds, interior designer, è un trionfo di pattern e motivi eclettici. All’ingresso, la carta da parati Vine di Little Greene accoglie gli ospiti con un abbraccio rasserenante. Il connubio con le piastrelle originali e gli specchi di diversa grandezza posti all’entrata crea un ambiente immersivo e autentico.

A seguire, il living si articola in una splendida collezione di oggetti vintage, scovati dalla proprietaria principalmente in mercatini dell’usato. Una serie di vetri blu, due sedie Sputnik degli anni Cinquanta, poltrone vittoriane, lampadari francesi color pastello, mobili edoardiani e piume da boudoir sono solo alcuni dei décor che animano questa villa dei primi del Novecento.

Sebbene gli elementi originali, quali pavimenti, camini, modanature e battiscopa, siano rimasti integri, la proprietaria ha infuso tutta la sua creatività per riportarli a nuovo splendore, laddove possibile. Così, in cucina il bancone da merceria in quercia inglese, trasformato in un’isola centrale, dialoga alla perfezione con la panca recuperata da una chiesa inglese e con la carta da parati HoHo di Little Greene.
La magia caratterizza ogni stanza e prosegue nella camera da letto, arredata in stile Tudor e chinoiserie. Il comò è di epoca edoardiana, mentre le due poltroncine risalgono agli anni Cinquanta. Il lilla delle pareti, elegante e poetico, fa da sfondo a una collezione di stampe vintage a tema floreale, perfette un’atmosfera da boudoir.

Foto di James Balston.