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IDEE CREATIVE PER ARREDARE

Stile Industrial, Lyon Porter, Willamsburg, © Ben Fitchett

Stile Industrial: le cinque regole d’oro

Nato tra gli anni Cinquanta e Sessanta a New York, lo stile Industrial si ispira alle ex-fabbriche dismesse e riconvertite. L’estetica è quindi funzionale ma grintosa, ideale per chi ama il lato pratico e note audaci. 

Ecco la nostra guida per conoscere e replicare le atmosfere Industrial, con le cinque regole d’oro da seguire.

1. Scegliere arredi funzionali e decori minimalisti

Essenziali, robusti e multifunzionali. Per gli arredi si predilige la praticità, pur mantenendo un occhio di riguardo per l’estetica. Sì quindi a sgabelli, utili e resistenti, accessori per la cucina in metallo e tavoli in legno massiccio.

Particolare attenzione viene lasciata al concetto di riuso e riciclo, favorendo materiali di recupero e mobili vintage per limitare gli sprechi.

Le decorazioni sono ridotte al minimo e seguono un’estetica sobria. Anch’esse devono richiamare l’ambiente industriale, come ingranaggi, macchine antiche o attrezzi da lavoro.

Stile Industrial, © Kamienica Studio
© Kamienica Studio

2. Optare per materiali grezzi

La scelta dei materiali è fondamentale per donare un look industrial alle nostre case. Si prediligono dunque materiali non rifiniti, spesso visibilmente imperfetti, come il cemento, il metallo, l’acciaio, il ferro, il legno grezzo, il mattone a vista e il vetro. 

Non c’è da disperarsi se le pareti non sono in cemento o in mattone. Si può infatti optare per un rivestimento con la carta da parati dall’effetto “incrostato”, per ricordare i tipici interni delle fabbriche dismesse.

Aggiungere dettagli, possibilmente vintage, come orologi e insegne in metallo, candelabri in ferro battuto e coperte mélange dona un tocco autentico e vissuto.

Stile Industrial, © Fotografie di Fabrizio Cicconi
© Fabrizio Cicconi

3. Prediligere spazi ampi

Tipici dello stile Industrial sono i grandi open space, organizzati con pochi muri divisori. Sono la soluzione ideale per creare un’atmosfera ariosa e spaziosa, e permettono di dare libero sfogo alla creatività. Spesso si lasciano in vista tubature, condutture e travi, a dare maggior forma alla struttura.

Emblema di questo stile sono le porte scorrevoli, spesso realizzate con un mix di ferro e vetro. Sono infatti perfette per garantire luminosità e privacy, senza tuttavia spezzare lo spazio.

Soffitti alti, spesso mansardati, sono un altro elemento caratteristico, e contribuiscono a rendere ariosi gli interni.

© Fabrizio Cicconi
© Fabrizio Cicconi

4. Regolare l’illuminazione

L’illuminazione è altrettanto primaria. Per la luce artificiale, la scelta è ampia e varia, e ricade su lampade a sospensione in metallo, fari industriali o luci da officina. Ottime anche le lampadine con il filamento a vista e le lampade a bracci regolabili. Ben venga giocare con le forme e alternare luci calde e fredde.

Allo stesso modo, la luce naturale amplia la sensazione di apertura degli spazi aperti. Protagoniste sono dunque le grandi finestre, meglio se senza tende o con tendaggi leggeri, e ampie vetrate adatte anche a separare gli interni.

5. Variare con i colori

Infine, la scelta dei colori ricopre un ruolo altrettanto decisivo. La palette cromatica è tendenzialmente neutra e fredda, e spazia tra le tonalità del grigio, nero, marrone e beige.

Si può optare per una combinazione di colori monocromatici oppure osare con mix più arditi. Nulla vieta di sperimentare con texture fantasiose, variando tra colori decisi e sfumature opache. Ad esempio, un’ottima idea è creare contrasti cromatici elevati, accostando pareti scure con singoli elementi dalle nuance vivaci, come il rosso Borgogna e il blu Petrolio. 

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